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SSC Napoli

Ultimo Aggiornamento: 31/10/2007 00:32
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06/09/2007 00:53
 
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RUGGERI: LAVEZZI HA PREFERITO IL NAPOLI ALL'ATALANTA
Ivan Ruggeri, presidente dell'Atalanta, è intervenuto ai microfoni di Radio Goal, su Radio Kiss Kiss Napoli: "E' ovvio che di fronte a una squadra blasonata come il Napoli che ha una grande storia, ha avuto Maradona, Careca e tanti altri campioni, Lavezzi ha preferito l'azzurro all' Atalanta ed ora siamo un pò rammaricati visto il talento del giocatore. Comunque siamo contenti della nostra campagna acquisti. La A è un campionato molto difficile ed il Napoli non deve esaltarsi troppo, ma mantenere sempre la calma."
Andrea Buonaccordo
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06/09/2007 00:55
 
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REJA: "QUESTO NAPOLI PUO FAR BENE PERO DATECI TEMPO"
"Calma, è ancora calcio d'agosto". Edy Reja ovvero: non si hanno trenta anni di carriera a caso. Il tecnico azzurro alla ripresa degli allenamenti a Castelvolturno sa qual è adesso il momento del suo Napoli e soprattutto conosce lo stato d'animo dell'ambiente. Consapevole che l'entusiasmo deve essere una carica ulteriore per spingere la squadra sulla scia del successo di Udine e non certo un boomerang da far rimbalzare sull'onda dell'eccessiva euforia.

Mister lo sa che ora Napoli sogna?
"Lo so ma bisogna stare tranquilli. Vincere 5-0 fuori casa, contro un avversario importante quale l'Udinese, è un risultato che lascia il segno e che dà morale. Ma da qui a fare altre valutazioni ce ne passa. Io già dissi dopo il debutto col Cagliari che questa squadra avrebbe avuto notevoli margini di miglioramento, così come dico adesso che possiamo e dobbiamo ulteriormente crescere. La vittoria di domenica deve servirci a dare un bell'impulso per questo inizio di campionato. Ma poi per conoscere il vero Napoli ci vorrà tempo. Aspettiamo e poi vediamo se avrò ragione di dire, come sostengo oggi, che questo gruppo può darci molte soddisfazioni".

Cosa è cambiato dalla prima col Cagliari alla seconda al Friuli?
"Beh, diciamo pure che all'esordio c'era qualche giocatore non ancora abituato né all'ambiente, né al calcio italiano. Ma nonostante ciò io avevo visto che la squadra era viva e che avevamo disputato una buona gara sotto il profilo della manovra. Poi è chiaro che siamo cresciuti, abbiamo lavorato insieme più tempo e certi meccanismi si sono affinati. Ma io non ho mai avuto dubbi sulla qualità dei ragazzi che ho a disposizione".

A proposito di qualità: sono tutti pazzi per Lavezzi...
"Ah ma io dopo appena una sola partita nel ritiro austriaco dissi che questo ragazzo era un campione. E aggiunsi anche che sarebbe stato il giocatore che avrebbe fatto innamorare la piazza di Napoli. Però adesso è presto per fare certe considerazioni. Sicuramente Lavezzi deve migliorare, deve sapersi bene amministrare e deve trovare la giusta dimensione in campo. Quello che è sicuro è ciò che abbiamo visto: questo ragazzo ha un talento indiscutibile".

Lo sa che a Napoli non si parla più di salvezza ma di qualcos'altro...?
"Calma, è presto. Questa squadra sono certo che migliorerà, farà bene e saprà darci le soddisfazioni che tutti attendiamo. Ma bisogna pazientare. Diamoci un altro paio di mesi di tempo e vedremo quali valori esprimerà questo campionato".

Redazione NapoliSoccer.NET - Intervista tratta da sscnapoli.it
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06/09/2007 00:58
 
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DONADONI: "IL NAPOLI PRONTO PER LA NAZIONALE", Blasi, Cannavaro e Domizzi i possibili futuri azzurri
Porte aperte a tutti. Donadoni è un po’ come san Gennaro, nel senso che non dice mai di no. Un cantiere aperto: un po’ per le defezioni illustri, un po’ perché al ct piace premiare chi merita, chi si mette in mostra per impegno e dedizione, al di là della struttura fisica e dell'esperienza, quella internazionale che non tutti i calciatori possono avere. «Il fatto che abbia convocato Foggia è la dimostrazione che sto attento a tutti, il ragazzo sta facendo bene ed è qui con noi». E ancora: «Di esterni di un certo tipo non ce n’erano molti in circolazione, conoscerà l’ambiente, è stato così anche per Quagliarella prima di giocare titolare». Un messaggio chiaro che va dritto al cuore degli aspiranti ad una maglia azzurra. A Parigi (il 6 settembre scorso) Donadoni non ebbe alcuna remora a gettare nella mischia, contro la Francia, Semioli e Marchionni. Andò male, perdemmo 3-1, pazienza. Speranze per tutti, qualsiasi maglia indossino. «Dite che c'è un blocco Milan? Ma domani ce ne sarà un altro e più avanti un altro ancora, non è questo l’importante». Frenetica l’attività di osservatore del ct, presente a quasi tutti gli appuntamenti estivi, a cominciare dal trofeo Moretti al San Paolo e non soltanto per vedere i calciatori di Juve ed Inter. «Anche il Napoli ha giocatori interessanti». Quali? Mai i nomi prima di una eventuale convocazione. Ma è facile dedurre che Blasi sia uno dei candidati a vestire la maglia azzurra in caso di necessità, e non solo, a centrocampo. Così come ci sono due «indiziati» eccellenti, Domizzi e Paolo Cannavaro che, tra l'altro, appartengono alla genìa dei difensori doc, una razza che pare sia in estinzione, col vizietto del gol che non guasta mai. «C'è spazio per tutti e mi fa piacere constatare che ci sono tanti calciatori che ambiscono alla prima maglia azzurra e uomini d'esperienza che rispondono con entusiasmo immutato al ritorno dopo anni di assenza». E qui arriva la scudisciata per Totti e Nesta: «Si è parlato tanto di giocatori disamorati, ma ci sono anche altri, come Panucci, che sono un ottimo esempio per tutti». La partita di sabato contro la Francia può definirsi il crocevia per la qualificazione agli Europei del prossimo anno. Ma per Donadoni è soltanto una «partita importante tra due squadre che hanno giocato la finale del campionato del mondo a Berlino e che ora occupano i primi due posti nel girone di qualifiazione alla fase finale della rassegna continentale». Nessun gioco, nessun timore, nessuna sensazione di sentirsi sotto esame: «Svolgo il mio lavoro, faccio le mie scelte in assoluta serenità, se poi fare il ct vuol dire essere sotto esame, va bene così». E ribadisce un concetto: «Sarà importante far bene sabato a Milano contro la Francia, ma poi si dovrà continuare l'opera a Kiev contro l'Ucraina».
Fonte: Il Mattino
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anche Iezzo in nazionaleeeeeeee [SM=x108130]
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06/09/2007 01:07
 
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I NAPOLETANI DELLA NAZIONALE PARLANO DEL NAPOLI, Sarà la sopresa di questa serie A
I quattro moschettieri napoletani costituiscono un'attrazione particolare: per simpatìa personale, capacità di sdrammatizzare, vivacità d'espressione. I quattro moschettieri sono Fabio Cannavaro, capitano azzurro di lungo corso (a Milano, sabato contro la Francia, collezionerà la maglia azzurra numero 107), Fabio Quagliarella, Totò Di Natale e Pasqualino Foggia, l'ultimo arrivato. Il primo è a Madrid e contro il Napoli difficilmente giocherà ancora. Il secondo ed il terzo l'hanno affrontato domenica scorsa e con la loro Udinese hanno beccato cinque gol. Il quarto ha incrociato l'amore (calcistico) di sempre due domeniche fa e gli ha fatto pure gol, su rigore, «il penalty più triste della mia vita». Simpatìa, si diceva, e come giudicare altrimenti il racconto di Foggia dei due rigori, stavolta di felicità, contro la Juve? Sentite, passa Buffon e lui fa: «Mica l'ho guardato in faccia il portierone, già vedevo la porta piccola piccola ed avevo il batticuore, figuratevi se l'avessi guardato in faccia quello là, sul secondo rigore confesso ho chiuso gli occhi e calciato». Buffon se la ride di gusto. Ultimi avversari del Napoli, Di Natale e Quagliarella. Incavolati perché comunque hanno avuto una batosta difficilmente digeribile? Neanche per idea. Premessa di Di Natale detto Totò: «Mi fa piacere per il Napoli che ha disputato davvero una grande partita». Analisi: «Troppo flosci noi, ma la squadra di Reja ha davvero giocato alla grande». Che cosa è piaciuto in particolare della prestazione degli azzurri? «La sicurezza con la quale hanno manovrato a centrocampo, settore nel quale ci hanno impartito una vera e propria lezione e come hanno sfruttato le fasce, lì sono stati davvero devastanti e ci hanno fregati». Basta così? «No, naturalmente mi hanno impressionato anche quelli lì davanti, Zalayeta con la sua freddezza nel concludere e nel fornire assist e Lavezzi per l'estro e la velocità». Gli elogi per Lavezzi e Zalayeta vengono anche da Quagliarella: «L'argentino è davvero fortissimo e Zalayeta si vede che ha grande esperienza». Per il resto? «Un centrocampo super ma tutta la squadra era messa bene in campo». Poi fa: «Certo che 'o paesano mio m'ha tolto la gioia del gol, mannaggia». Imprecazione a scoppio ritardato contro Iezzo naturalmente. «Ma va bene così». Cannavaro, impegnato col Real, non ha potuto vedere che spezzoni del match del Napoli ad Udine, ma un'idea chiara se l'è fatta lo stesso: «Mi sembra che sia stata messa su una squadra quadrata, difficile da affrontare». Zalayeta lo conosci bene: «Certo e sono sicuro che farà grandi cose, lui è forte tecnicamente ed ora ha la possibilità di giocare con maggiore frequenza, era questo che gli mancava». Poi lancia un messaggio: «La grande vittoria di Udine non deve esaltare più di tanto, così come non doveva deprimere oltremodo il passo falso contro il Cagliari, ora sento già parlare di zona Uefa, calma e piedi per terra». Un complimento fraterno: «Difesa fortissima e Paolo sta giocando davvero bene». Due Cannavaro nel Napoli del futuro? «Perché no». E se la ride.
Fonte: Il Mattino
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06/09/2007 01:09
 
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BENTANCUR: GARGANO PUO' DARE ANCHE DI PIU' GRAZE ALLE SUE CAPACITA' CARDIACHE
Gargano a Udine ha sbalordito quasi quanto Lavezzi: aperture improvvise, as­sist, ripartenze puntuali. Si sbilancia il suo procuratore, Pablo Bentancur: «Può dare anche di più. Grazie alle sue enormi capacità cardiache lui riesce a correre quando gli altri sono stanchi. E poi è un ragazzo con la testa sulle spalle, che sa quello che vuole, scaltro ed ambizioso. Complimenti al Napoli che vi ha creduto per primo e più di tutti».
Fonte: Corriere dello Sport
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06/09/2007 01:12
 
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LIPPI: MI PIACE MOLTO GARGANO, GRINTOSO E RAPIDO, L'ex ct della nazionale fa i complimenti al Napoli
Marcello Lippi fa i complimenti al Napoli per il successo di Udine. ''Il Napoli ha pagato un po' l'emozione ed un pizzico di sfortuna contro il Cagliari, una squadra organizzata e collaudata'', ha detto l'ex ct azzurro in un'intervista a napolimagazine.com. ''Ricordo che, quando ero al Napoli, le prime due di campionato non andarono bene: in seguito, però, disputammo un ottimo torneo. Il Napoli ha disputato una grandissima partita ad Udine, che a sua volta aveva giocato molto bene a San Siro. Due dei nuovi acquisti del Napoli li ho allenati, uno alla Juve ed uno in Nazionale. Da sottolineare però l'esplosione di Lavezzi. Mi piace molto Gargano, perché è grintoso e molto rapido. Credo che il Napoli potrà disputare un buon campionato''.
Fonte: Repubblica
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06/09/2007 01:15
 
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CRESPO:"IL NAPOLI CON LAVEZZI HA VISTO LUNGO"


Continuano a piovere complimenti ed attestati di stima per Lavezzi. La grande prestazione di domenica non è passata inosservata.

Questa volta parla Crespo: E' un giocatore devastante negli spazzi piccoli. In Argentina lo scorso anno ha fatto cose impressionanti. E' giusto che possa misurarsi in un campionato come quello italiano. Il Napoli ha fatto un grande acquisto .

Il centravanti dell' Inter e della nazionale argentina continua: Aspettate di vederlo quando godrà della massima condizione fisica, sarà strabiliante. pianetanapoli.

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Gianni Di Marzio: "Lavezzi lo vidi nel 2004, è un fenomeno"


L'ex allenatore azzurro, Gianni Di Marzio, è intervenuto a Sotto Rete newsmagazine sportivo in onda su Radio Stereo 5.

"Il vero Napoli è più vicino a quello di Udine che a quello di Cagliari se consideriamo che mancavano i due difensori titolari della linea a tre. Sono state due partite diverse perchè nella prima non c'erano spazi mentre nella seconda Lavezzi negli spazi è stato devastante trascinando la squadra. Obiettivo? Un campionato tranquillo, galvanizzato dal risultato di Udine può inserirsi anche in una fascia medio-alta. Lavezzi? L'ho visto nel 2004 in un under20 in Colombia e una ventina di volte con Messi. E' imprevedibile, veloce, rientra con entrambi i piedi, ha un grande scatto."

"Non facciamo paragoni, lasciamolo in pace e potrà crescere e migliorare ancora. Io l'ho visto giocare sempre in attacchi con il tridente; tra i tre era quello che partiva più largo sfruttando gli spazi sugli esterni. Calaiò? Verrà fuori al momento opportuno. Avrà il suo spazio e sono sicuro che darà il suo contributo in termini di gol. Il Napoli ha una lunga rosa. Giovani talenti? Gli osservatori inglesi, soprattutto di Chelsea e Arsenal, sono dappertutto. Ne ho incontrati vere e proprie squadre anche alle under15".

tuttonapoli.

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SOSA: L'UOMO DEI GRANDI NUMERI


La lunga stagione dei numeri e delle statistiche è appena iniziate e al di là dei volti nuovi e delle piacevoli sorprese, c'è chi, nonostante gli anni, riesce sempre a confermare il proprio trend. Di chi stiamo parlando? Facile di Roberto Carlos Sosa. Era successo in C1, in B e il Pampa è riuscito a ripetersi anche in massima serie. Entra e segna, una capacità di certo non comune a tutti.

Al momento l'argentino scoperto da Pierpaolo Marino ai tempi dell'Udinese è l'unico calciatore della rosa di Reja che è riuscito ad andare a segno in tutte e tre le categorie. Dal primo gol su rigore contro il Chieti a quello messo a segno domenica scorsa su assist di Lavezzi il passo sembra essere breve, ma non è così. Tanto lavoro, pazienza e sofferenza stanno dietro al grande attaccamento alla maglia mostrato dal Pampa.

E così il colosso venuto dal Sudamerica continua ad avere l'esclusiva proprietà anche di un altro primato. Come accaduto anche la scorsa stagione, il centravanti azzurro è il calciatore con il miglior rapporto minuti collezionati-gol realizzati. Poco più di diciassette minuti in campo contro l'Udinese, eppure il gol non è mancato.

Sarà stato forse un segno del destino: in rete nel giorno in cui tornava a calcare il palcoscenico della serie A dopo le stagioni di sofferenza sui campi di provincia di mezza Italia, e per lo più contro quella che è stata la sua prima casa in terra italica. Di certo non poco. 17 minuti, un gol all'attivo:insomma il Pampa si conferma il calciatore dei grandi numeri. Per Sosa si tratta della 23esima rete in azzurro.

Il ruolino di marcia parla di 10 reti nella prima stagione di C1, 6 nella seconda, ed altrettante nella scorsa annata. A queste sono da aggiungere le due reti messe a segno in Coppa Italia nella stagione 2005/06. A fargli compagnia questa settimana nella speciale classifica c'è un altro argentino. Ormai si sono sprecati fiumi di inchiostro per tessere le lodi del Pocho Lavezzi, ma questo volta vogliamo far parlare soltanto i numeri.

A Udine in novantaquattro minuti l'ex San Lorenzo ha collezionato due assist ed una rete, ed è davvero un peccato che le statistiche non possano raccontare il numero di palloni giocati e l'efficacia del talento di Rosario.
Due presenze e en-plein nel minutaggio per Lavezzi, e siamo appena all'inizio. Intanto il Panteron Zalayeta subito si lancia in cima alla classifica marcatori dei partenopei con due reti all'attivo.

Maurizio Domizzi, invece, si conferma ancora una volta difensore goleador. Come un anno fa, l'ex Ascoli ha realizzato la prima rete stagionale in Coppa Italia, contro il Livorno. Immediato il bis al Friuli. Terza rete per lui in campionato con la casacca azzurra; l'ultima era stata quella di Bologna.pianetazzurro
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