00 19/09/2007 01:49
Napoli blinda il suo tesoro


GARGANO – Il suo procuratore Pablo Bentancur chiama in continuazione da Montevideo: "Come va il piccoletto?". Altrettanto fa Vincenzo D’Ippolito da Giulianova che si è adoperato per fargli avere la residenza in Italia. Entrambi mettono in risalto l’intuito avuto da Marino nel portare Walter Alejandro Gargano a Napoli: " E’ stato il più tempestivo ed il più concreto mentre altri club temporeggiavano e mostravano dubbi".

Garbano 23 anni, il meno giovane dei tre gioielli è anche quello che è costato di meno: tre milioni e duecentomila euro al Danubio. Appena duecentocinquantamila euro a lui che saliranno fino a trecento coi premi stabiliti successivamente da Marino: il primo scatta dopo quindici presenza, il secondo, dopo venti; il terzo, dopo venticinque. "Ma voglio giocare tutte le partite", dice il centrocampista di Paysandù, alto appena 1.68 ma con un cuore spropositato rispetto alla costituzione fisica che gli consente di recuperare alla svelta dopo uon scatto e di correre fino all’ultimo minuto di recupero (meno di cinquanta pulsazioni al minuto).

Gargano, regista moderno, è il giocatore che mancava al Napoli. Sa smistare la palla come pochi, la recupera con puntualità svizzera. Deve solo eliminare qualche amnesia e poi Reja avrà trovato il nuovo Pizarro.

HAMSIK – Tutti lo volevano ma nessuno si faceva avanti con proposte concrete per prenderlo: prestito, comproprietà, solo chiacchiere. << Per un diciannovenne non si può spendere tanto>>, rispondevano e scappavano davanti alla richiesta di sei milioni di euro per Hamsik da parte del dg del Brescia, Nani. Solo il Napoli e Pier Paolo Marino hanno saputo resistere e rilanciare. Grazie anche al via libera concesso da De Laurentis, convinto da quanto gli riferiva il suo braccio destro: "Si fidi, è uno dei giovani più forti, ha grandi prospettive e vale la pena scommettere".

Per cinque milioni e mezzo di euro, lo slovacco, arrivato alla corte di Corioni giovanissimo (16 anni), con la fidanzata Martina ed il cane Baileys, è approdato a Napoli. E subito ha stupito compagni ed allenatore per la sua semplicità in campo e fuori. "Andrò ad abitare a Castelvolturno, voglio stare vicino al centro degli allenamenti. Mi sono messo in testa di sfondare nel calcio e non posso distrarmi".

Marek Hamsik, diventato pedina insostituibile nelal nazionale slocavva, si è imposto subito all’attenzione di Reja che non ha esitato ad impiegarlo al posto di Bogliacino. Dopo un eccellente precampionato si è imposto con l’eccellente prestazione con la Samp, impreziosita dal primo gol in campionato, oltre a quello segnato al Cesena in Coppa Italia.

LAVEZZI – Il Napoli lo stava seguendo dal mese di dicembre. Con discrezione ed in assoluto anonimato. Marino aveva incaricato Jorge Cyterzpiller di avvicinare i dirigenti del San Lorenzo ed il procuratore di Lavezzi, l’avvocato Eduardo Rossetto, per conoscerne la valutazione e la richiesta di ingaggio. Farlo in prima persona avrebbe comportato un innalzamento di pretese da parte del club e del giocatore stesso. Così, muovendosi nell’ombra, Marino aveva attivato anche Ramon Diaz, allenatore del San Lorenzo de Almagro.

"Se puoi, dì al ragazzo di venire al Napoli e di rifiutare altre destinazioni". Un lavoro di intelligence portato avanti con abilità dal direttore generale del Napoli fino alla conclusione della trattativa avvenuta in albergo di Milano a fine giugno. Solo un momento di preoccupazione quando lo Spartak Mosca s’era fatto avanti con un’offerta via fax di dieci milioni di euro, sei in più di quanti ne offriva il Napoli. Ma era troppo tardi,ormai. Quel fax finì in un cestino e diventò motivo di dissidio all’interno del direttivo del San Lorenzo dopo la cessione del “Pocho”. Di Lavezzi, Reja rimase colpito già in ritiro quando tutti avanzavano perplessità.

Poi l’esplosione in Coppa Italia con il Pisa (3 gol), la conferma ad Udine in campionato (1 gol), la riprova con la Samp. Ormai Lavezzi, 11 tatuaggi, si può considerare il valore aggiunto del Napoli.
Inviato da Mencocco Fabio – Rassegna Stampa (corriere dello sport)