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L'Agorà Il fulcro delle discussioni e degli scambi di opinioni

SSC Napoli

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    CARMINE84
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    00 06/09/2007 12:52
    LAVEZZI, LA 'N' DI NAPOLI PER IL DODICESIMO TATUAGGIO, Tra l'argentino e i napoletani è scoppiato l'amore
    Un piccolo spazio se l’è già riservato, Lavezzi, per un nuovo simbolo. Probabilmente, deciderà di farselo tatuare dietro la schiena, qualche centimetro più in là dello stemma del Rosario Central. Quel vuoto verrà colmato con una «N», stemma del Napoli e della città, perché l’amore tra Lavezzi e i napoletani è già scoppiato. Il racconto di questi giorni è legato alle apparizioni in città dell’argentino, completamente travolto dall’affetto della gente. Ed è a questi sentimenti che lui dedicherà il dodicesimo tatuaggio.
    Fonte: Gazzetta.it
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    CARMINE84
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    00 06/09/2007 12:55
    E'Lavezzi il protagonista indiscusso della seconda giornata


    Non ci sono dubbi: il protagonista assoluto del secondo turno di Serie A è stato Ezequiel Lavezzi.

    I nostri lettori hanno infatti accordato al "Pocho", autore di una straordinaria prova ad Udine che ha permesso al Napoli di espugnare il Friuli con un sonoro 5-0, addirittura il 32,67 delle preferenze, più del doppio di quelle ricevute da Pasquale Foggia (16,83) nonostante la splendida prestazione sfoderata contro la Juventus dal folletto rossoblù che gli è valsa anche la convocazione in nazionale.

    Sull'ultimo gradino del podio troviamo Fabrizio Miccoli (11,88), tornato al goal con una doppietta rifilata a Livorno e autore inoltre di una gara davvero ottima. Subito sotto troviamo i trascinatori di Roma, Juventus ed Inter; rispettivamente Aquilani, Buffon e Ibrahimovic che, in maniere diverse, sono stati decisivi ai fini della vittoria delle tre squadre.

    A sorpresa riscontriamo appena lo 0,99 di preferenze per Alvaro Recoba nonostante il buon esordio del "Chino" in maglia granata. goal.com.

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    CARMINE84
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    00 06/09/2007 12:57
    Gli uruguaiani sono 3


    Gli uruguaiani sono 3 Zalayeta non e' solo nella sua avventura partenopea perche' la colonia uruguaiana conta altri due rapprsentanti. Se l'ex attaccante della Juventus e' nativo della capitale Montevideo, Mariano Bogliacino viene da Colonia del Sacramento e Walter Gargano da Paysandù. Nella storia del Napoli i calciatori dell'Uruguay sono saliti, grazie alle new entry dell'estate, a quota 14. Il primo fu Uslenghi, nella stagione 1935-36. Quel Napoli, allenato da Csapkay, arrivo 8° in Serie A.
    Rassegna Stampa (La Gazzetta)
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    CARMINE84
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    00 06/09/2007 15:16
    GIUBILATO: CALAIO' GIOCATORE IMPORTANTE DEL NAPOLI
    David Giubilato, ex difensore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Goal, su Radio Kiss Kiss Napoli: "Sono contentissimo dei risultati che sta ottenendo il Napoli, io sono un tifoso del Napoli e come ogni tifoso voglio il meglio dalla squadra. Calaiò ha solo saltato una partita, io credo che lui era ed è un grande giocatore del Napoli; lui è molto intelligente e sicuramente lavorerà di più per riprendersi quel posto. Mi dispiace per Francesco Montervino perchè, al minimo suo errore, si scatena il putiferio contro di lui e lui non merita questo perchè è un grande uomo. Il Napoli è un ottimo gruppo, quello di base era anche quello mio. Sento spesso i muei ex compagni e mi dicono che oltre a dei bravi calciatori il Napoli ha acquistato anche bravi uomoni. Io credo che il Napoli non meritava di perdere col Cagliari e penso che le prime partite non fanno ben capire qual è il vero Napoli, dice bene Reja che questo è ancora calcio d'agosto; la verità si saprà tra qualche giornata quando tutti ritroveranno la massima forma e dare il meglio di se stessi per la squadra."
    Andrea Buonaccordo
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    00 06/09/2007 15:24
    LAVEZZI: LA PAROLA IDOLO PER ME E' TROPPO
    DIEGO RESTERA' UNICO PER SEMPRE
    IL PAMPA MI HA INSEGNATO TANTE COSE

    L'attaccante argentino, Ezequiel "El Pocho" Lavezzi, che partita dopo partita sta entrando sempre più nel cuore dei tifosi napoletani, in un'intervista pubblicata dal sito ufficiale del club ha dichiarato: "Sono contento di tanto affetto ma resto sereno e tranquillo". Altro che 'loco'. Ezequiel Lavezzi sembra aver sfogliato un manuale di ascetismo tibetano. Le sue parole sono serafiche, cadenzate, scandite su uno spartito di assoluta semplicità.
    Ma lo sai che Napoli è impazzita per te?
    "Beh sono felice di tanto affetto e farò il possibile per la maglia del Napoli e per dare gioia ed allegria ai tifosi. Lavoro per questo e per cercare insieme ai miei compagni di avere tante soddisfazioni. Però andiamo con calma. Siamo appena alla seconda giornata, è presto per dare giudizi. Certo è bello sapere che la gente mi vuole bene ma io cerco solo di fare del mio meglio e di dare il massimo da qui alla fine".
    Te l'aspettavi un tuo inizio così forte?
    "Sì, e perché no? Si lavora per questo, ci si allena duramente tutti i giorni nella speranza di poter riuscire a fare in campo tutto quello che è nelle nostre possibilità. E' bello che si riconosca il lavoro di un giocatore ed essere valutato per quello che si è".
    Come ci si sente ad essere il nuovo idolo di Napoli. Prima c'era Maradona...
    "Adesso stiamo esagerando. La parola idolo per me è troppo. E poi lasciamo stare paragoni con il grande Diego. Lui è e resterà unico per sempre. Io cerco solo di dare felicità e gioia prima ai miei compagni e poi alla gente di Napoli. Faccio solo quello che posso".
    Quanto ti ha aiutato la vicinanza di Sosa nel tuo ambientamento?
    "Tanto. Il Pampa mi ha insegnato molte cose. Mi ha aiutato a comprendere la lingua, il campionato italiano, tutto ciò che appartiene alla mentalità napoletana. Anche se non ho avuto ancora modo di visitare molto Napoli adoro questa gente e questa allegria".
    In campo, intanto, l'affinità con Zalayeta va a gonfie vele...
    "Sì con Marcelo mi trovo bene ma in realtà mi trovo bene con tutti. Lavoriamo in armonia e l'intesa si sta affinando con tutti. Stiamo crescendo ma adesso andiamoci piano con i giudizi ed aspettiamo le prossime partite". Dove può arrivare il Napoli del "Pocho". "Tra un po' lo vedremo. Speriamo più in alto sia possibile. Non poniamoci limiti ma allo stesso tempo lavoriamo con tranquillità senza esaltarci troppo".



    Redazione NapoliSoccer.NET - Intervista tratta da sscnapoli.it (foto SkySport)
    [Modificato da CARMINE84 06/09/2007 15:26]
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    CARMINE84
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    00 07/09/2007 13:23
    OK DEGLI ISPETTORI FIGC AL SAN PAOLO PER MATCH UEFA, Ponticelli: "I lavori effettuati hanno soddisfatto gli ispettori"
    Lo stadio San Paolo di Napoli potra' presto ospitare tornei e competizioni internazionali come Coppa Uefa e Champions League. A dare l'ok, i due ispettori dell'ufficio licenze Uefa della Figc, Francesca Sansone e Nicola Esposito, che dopo il sopralluogo tecnico di questa mattina hanno rilevato l'idoneita' dell'impianto di Fuorigrotta. ''A suscitare particolare approvazione - fanno sapere all'ASCA dal Comune di Napoli - e' stato il sistema di video sorveglianza e la cabina di regia, fiore all'ochiello di questo impianto''. ''E' per noi motivo di orgoglio constatare che il sopralluogo ha riscontrato che lo stadio San Paolo e' idoneo ad ospitare partite Uefa e che il lavoro svolto dall'amministarzione comunale e dal calcio Napoli hanno soddisfatto gli ispettori'', ha commentato l'assessore allo sport del comune di Napoli, Alfredo Ponticelli. Il San Paolo, all'indomani dei tragici fatti di Catania, e' stato uno dei primi stadi ad essere messi a norma attraverso un'operazione svolta quasi a tempo di record, con squadre di operai che hanno lavorato 24 ore su 24 per la sistemazione di doppie file tornelli elettronici. A giorni, quindi, dovrebbe arrivare anche l'ok definitivo del massimo organismo calcistico europeo.
    Fonte: Asca
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    00 07/09/2007 13:24
    CARNEVALE: CALAIO' SAPRA' FARSI VALERE ANCHE IN SERIE A
    In un'intervista realizzata da Donato Martucci e pubblicata sul Corriere del Mezzogiorno, l'ex attaccante del Napoli Andrea Carnevale ha espresso la sua opinione sull'impiego dell'arciere azzurro Emanuele Calaiò. "Secondo me il giocatore va rivalutato, ha dato tanto al Napoli", ha detto Carnevale. "Comunque è ancora presto per giudicare, sono convinto che troverà spazio anche perchè il campionato di serie A è lungo e difficile. Zalayetà può vantare maggiore esperienza ma non bisogna mettere Calaiò in discussione che saprà farsi valere anche nella massima serie. E' ancora presto per fare bilanci ma Emanuele è un attaccante che mi terrei ben stretto".
    Redazione NapoliSoccer.NET
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    00 07/09/2007 15:20
    LAVEZZI: FARO’ VENTI GOL!


    Ma che uomo era, quello lì? Visto da vicino, pareva un extraterrestre, con quella zazzera indefinibile, con quegli scatti strappacoronarie, con la follia dei sudamericani, il loro estro, la loro gestualità, la musicalità persino nel corpo: tano, senor! Ma che uomo era quel Lavezzi là, un allungo e poi un altro ancora, una scheggia impazzita a vagar per il campo, senza offrir riferimenti senza concedersi al nemico, senza indietreggiare, senza paura: già, che bomber era?

    Un’ora e mezza, a volte basta poco, per accorgersi che c’era qualcosa di buono sotto quella chioma portata a spasso a cento all’ora sull’erba del Friuli, d’improvviso apparsa più verde: 5-0 per il Napoli, primo gol con assist di Lavezzi, un rigore reclamato su Lavezzi, terzo gol fantastico di Lavezzi, e poi un dribbling secco, una finta, un’ubriacatura collettiva.

    "MA io posso fare ancora di più". E dunque: cosa nascondeva ancora, quel Lavezzi, l’elettricista divenuto attaccante, "il miglior giovane del calcio argentino" (Ramon Diaz), "un talento che ha meno potenza ma forse qualcosa più dal punto di vista tecnico di Tevez" (Fabio Capello). "Non sono Maradona, ma ho ancora da esprimere il meglio di me".

    La meglio gioventù della serie A s’è gia impossessata di Ezequeiel Lavezzi, ventidue anni consumati a correre per il campo, a inseguire sogni. "Visto che scommettono su quanti gol farò, proviamo a farne venti". Il massimo storico, per un dribblomane innamorato delle suggestioni emotive, un altruista d’antica generazione: "E’ vero: a me un passaggio smarcante da le stesse sensazioni di una rete. Mi piace regalare gioie ai compagni. Mi piace regalare soddisfazioni ai tifosi. In qualsiasi modo".

    Udinese-Napoli è la sintesi d’un repertorio espresso a campo largo, focalizzato in ogni sua espressione, arricchita dalla fantasia tipica di un sudamericano deciso a vivere di luce propria. Un ex elettricista sa bene come si fa.
    Inviato da Fabio Mencocco – Rassegna stampa (Corriere dello Sport)

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    00 07/09/2007 15:25
    Gargano: 'Italia che fascino'


    Il campionato italiano è difficile ma è bellissimo . Walter Gargano ha le idee chiare. Il nostro calcio lo ha sempre seguito in tv dall'Uruguay ma sono bastate poche settimane per innamorarsene dal 'vivo'.
    Adesso sei anche tu un protagonista della serie A. Come ti senti?
    Bene e sono tranquillo. Il calcio italiano è affascinante, ci sono campioni internazionali ed è bellissimo da vedere. Devo dire che rispetto al nostro modo di giocare in Uruguay qui c'è maggiore cura per la tattica, bisogna stare attenti e sempre all'erta perché c'è un livello tecnico altissimo. Io personalmenete mi sto trovando benissimo. Lavoro insieme alla squadra e sto cercando di inserirmi al meglio .

    Ed i risultati si vedono. Ad Udine sei stato tra i migliori in campo...
    Mah, non solo io. Tutta la squadra ha fatto una grande partita. Sono rimasto incantato sia dai nostri attaccanti che hanno costruito azioni stupende sia dalla nostra difesa che è stata impeccabile. Certo non mi aspettavo di poter vincere 5-0 ma sapevo che dopo la sfortunata partita di Cagliari il Napoli si sarebbe ripreso subito. Questa è una squadra con grandi valori e che lavora tanto per dare il massimo sempre .

    Lavezzi, Zalayeta, Sosa, Bogliacino, Maldonado, Gargano. Si può parlare di un Napoli sudamericano?
    Io penso che si possa parlare di un Napoli che ha un giusto mix tra stranieri e italiani. Oltre a noi sudamericani qui c'è un gruppo di giocatori fortissimo. Anche chi ha giocato meno sinora ha grandi qualità. Io dico che col tempo questa squadra potrà dire la sua e dare tante soddisfazioni ai tifosi .

    All'inizio si parlava di salvezza. Adesso Napoli sogna... Io non ho mai parlato di salvezza e neppure di altri obiettivi. Bisogna solo aspettare. Siamo appena alla seconda giornata. Già dopo la sosta ci aspetta una partita difficile contro la Sampdoria. Il campionato è lungo e difficile .

    Intanto domani parti per la Nazionale. Il Napoli può essere il tuo trampolino anche per la maglia dell'Uruguay?
    Beh non dipende solo da Napoli, dipende molto anche da me. Io mi sto trovando molto bene e spero di dare una mano ai miei compagni e di poter fare il massimo in questo campionato. Certo, vorrei tanto essere titolare nella mia Nazionale ma quello sarà una conseguenza. Per ora parto tranquillo e non faccio programmi . sscnapoli.
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    00 07/09/2007 15:27
    Ivano Trotta: "Questo progetto è in buone mani!"


    Sono contento per il Napoli, la squadra ha giocato molto bene. Non è facile fare cinque gol e per di più ad una squadra come l'Udinese. Questo progetto è in buone mani, diciamo che i miei eredi, quali Lavezzi, stanno facendo molto bene. Ho lasciato la squadra a persone molto in gamba! . Ivano Trotta, ai microfoni di Marte Sport Live fa i complimenti alla squadra e ai nuovi arrivati, scherzando un po'. Sento sempre i miei ex compagni soprattutto Calaiò, Cannavaro e Capparella che dicono che non gli manco per nulla! .

    Oltre a Lavezzi e Gargano, chi mi ha colpito fin da subito è Hamsik. Mi ha impressionato la sua grande personalità . Trotta conclude parlando di Calaiò e del suo momento particolare: Conosco bene Emanuele, è un mio amico ed è un ragazzo molto intelligente, quindi sa che una piazza come Napoli, che milita nella serie maggiore ha bisogno di alternative di grande livello. Emanuele avrà tutto lo spazio che merita . tuttonapoli.
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