00 27/08/2007 00:56
IL PUNTO: NAPOLI, GUARDA AVANTI E NON FERMARTI


Il Napoli neopromosso inizia la sua partecipazione al campionato di serie A con una sconfitta casalinga del tutto inaspettata. La squadra sarda, dopo le cessioni dei suoi pezzi pregiati (Suazo, Esposito e Langella), priva dei suoi gioielli, non è apparsa nulla d'eccezionale pur vincendo al San Paolo con un netto 2-0.

Certamente il suo tecnico Giampaolo non ha sbagliato una mossa sin dall'inizio, schierando un centrocampista in più ed avvalendosi in attacco di Matri, ex Rimini, molto ben assistito da quella vecchia volpe di Fini, spesso venutosi a trovare ad essere la punta più avanzata. Il Cagliari, sfruttando al meglio le sue due uniche occasioni avute nel corso dell'intera partita, ha fatto così bottino pieno.

Reja ha invece perso la sua imbattibilità al San Paolo ma sicuramente avrà fatto tesoro di questa brutta figura. Forse si è voluto dare troppo presto spazio ai nuovi arrivi: in campo nel primo tempo erano ben cinque. Un Napoli vecchia maniera, meno tecnicamente dotato, forse se la sarebbe cavata meglio. Si è soltanto all'inizio e sarebbe deleterio fare degli inutili e prematuri processi. Marino ha messo a disposizione dell'allenatore una rosa di giocatori di tutto rispetto e la partita con il Cagliari non può averli resi tutti dei brocchi.

Un tondo 2-0 non può trovare alibi nel caldo africano di oltre 40 gradi nè nella avversa sorte. Bisogna dimenticare in fretta ed assumere più il piglio del combattente, anche a discapito del bel gioco. Ci sono voluti sei lunghissimi anni per il ritorno del Napoli in serie A. A De Laurentiis ce ne sono voluti appena tre per passare dalle ceneri di un fallimento societario alla conquista della promozione nella massima divisione.

Nel mondo del calcio, per essere vincenti, non bastano soltanto cospicue, seppur necessarie, risorse economiche. E' importante avvalersi di esperti e di professionisti capaci, di massima fiducia. De Laurentiis lo ha capito sin dall'inizio della sua avventura ed ha trovato in Pierpaolo Marino il suo primo e più grande acquisto. Il dg azzurro sinora non lo ha mai deluso. Alla fine sono i risultati finali quelli che contano e di sicuro non saranno deludenti. I fatti e non le chiacchiere lo dimostrano ampiamente.

E allora, pur ribadendo che poteva esserci un esordio migliore per gli azzurri tra le proprie mura amiche, stop alle critiche poichè prima di tutto occorre dare al Napoli il tempo di crescere. napolimagazine