BUON PARI PER UN NAPOLI SMEMORATO...
Folta la cornice di fede azzurra presente oggi al Castellani di Empoli dove il Napoli non ha mai vinto. Cagni rivoluziona completamente l’undici che ha esordito in Uefa vincendo contro lo Zurigo giovedì scorso, mentre Reja conferma la formazione vincente delle scorse uscite, fatto salvo Gianello che a 31 anni suonati esordisce in A, causa l’infrazione alle costole subita in allenamento da Iezzo.
L’Empoli è subito aggressivo sul Napoli, porta pressing a tutto campo per non far ragionare gli azzurri disorientandone l’abituale approccio alla gara e si fa pericoloso già al quarto d’ora con Saudati che sciupa malamente solo davanti a Gianello, il Napoli invece si affaccia in area toscana al 24’ con una combinazione Zalayeta – Lavezzi ma “el pocho” per pochi centimetri non indovina l’angolo opposto.
Cagni s’infuria e sprona i suoi a continuare con la tensione iniziale e Giacomazzi, che vive sentitamente il derby uruguagio con Gargano e Zalayeta, approfitta di una dormita della retroguardia azzurra presentandosi a tu per tu con Gianello che ci mette le mani in uscita. Allora il Napoli ha un sussulto e sul capovolgimento di fronte Lavezzi tocca in area per Hamsik che viene anticipato d’un soffio da Moro, poi è Zalayeta che si proietta in area cercando la linea di fondo ma Adani mette la gamba tra quelle sue e finisce a terra, ma per l’arbitro è punizione contro.
Rizzoli, sventola anche qualche cartellino con troppa fiscalità, ne fanno le spese Blasi e Gargano così il centrocampo si ritrova pesantemente condizionato nell’opporre la solita fisicità alla freschezza atletica degli uomini di Cagni che s’impensieriscono solo al cospetto di Lavezzi il quale al 40’ s’invola verso la porta di Balli nonostante il fallo da ultimo uomo di Vanigli e l’arbitro qui commette due gravi errori, prima non concedendo il vantaggio poi tirando fuori solo il giallo anziché il rosso.
Nella ripresa il Napoli si presenta più convinto e con Zalayeta ha subito l’occasione per portarsi in vantaggio, bello lo stop a seguire del panteron ma dall’area piccola colpisce la figura del disperato Balli in uscita, poi è Hamsik che s’invola in area ed il suo tiro colpisce solo l’esterno della rete.
Cagni legge il momento di difficoltà dei suoi e inserisce forze fresche sostituendo Vanigli e Giovinco con Marzorati e Marchisio, nel Napoli, invece, Calaiò rileva Lavezzi un po’ affaticato. Ne vien fuori un po’ più di convinzione empolese, i grattacapi diminuiscono senza el pocho in campo e facilitati dalla mancata spinta del Napoli sulle fasce che non riescono neanche a dare il dovuto accompagnamento alla manovra offensiva , così i toscani si rendono pericolosi con Saudati che supera con un pallonetto Gianello, fortuna che risulta debole e Domizzi riesce a sventare il pericolo, poi Giacomazzi ci prova dai venti metri ed ancora Gianello è protagonista distendendosi bene.
Col trascorrere dei minuti la partita perde intensità fino agli ultimi cinque minuti quando finalmente Calaiò si rende pericoloso con un colpo di testa su punizione di Bogliacino, che nel frattempo ha rilevato un Hamsik meno brillante del solito, ma la conclusione dell’attaccante azzurro non ha la forza necessaria a mettere fuori causa Balli che si allunga a terra in presa.
Sul fronte opposto, invece, a tre minuti dal termine Saudati sorprende la retroguardia partenopea trovando la profondità giusta e solo davanti a Gianello il suo sinistro è fermato dal provvidente palo, oggi dodicesimo in campo per gli azzurri.
Sarebbe stata una sconfitta bruciante ed amara, perché nonostante la prova poco convincente gli azzurri non avrebbero così demeritato, il calcio, d’altronde, è fatto anche di pareggi e gli uomini di Reja colgono il primo in serie A, un punto prezioso che permette di mantenere a distanza le dirette concorrenti in classifica e di affrontare nel turno infrasettimanale il Livorno, bravo a fermare in casa l’Inter, con la massima tranquillità e senza dover dimostrare niente al San Paolo se non ritrovare la memoria del bel gioco e confermare quanto di buono sin qui fatto.
Foto SkySport
Antonello Greco