00 14/09/2007 01:28
Marino: «Il Napoli è destinato a stupire»


Marino: «Il Napoli è destinato a stupire» Il traguardo del dg: «Almeno tra le prime dieci». Lavezzi e Zalayeta a caccia del record dei 30 gol. Il Napoli? «Il Napoli deve stupire». Che vuol dire, sì, vivere magari altre domeniche come quelle di Udine, ma che tradotto in posizioni di classifica significa «decimo posto». Almeno decimo posto. Così la pensa Pierpaolo Marino. Così il dg azzurro ha detto intervenendo alla presentazione di una nuova iniziativa editoriale del Corriere dello Sport.

Per Marino con gli acquisti di Hamsik, Gargano e Blasi «il centrocampo del Napoli tra qualche anno sarà tra i più forti della serie A». Il campionato del Napoli, però, più che dal trio di centrocampo ripartirà dal nuovo tandem d’attacco. Da Lavezzi e Zalayeta. Da qui ripartirà infatti Edy Reja, irritato per le assenze dei suoi nazionali. Di due in particolare: Hamsik e Gargano. Avesse potuto, almeno a loro due (gli altri sono Garics e Maldonado che ha anche fatto gol col Paraguay contro il Venezuela) avrebbe volentieri negato il permesso di partire.

Perché il Napoli ha da confermare e da cancellare un sacco di cose: dal successo di Udine alla delusione interna della gara d’apertura, dalla manovra svelta e vincente del Friuli all’avvilente e perdente geometria del primo match. Insomma, dopo aver toccato subito gli estremi, il Napoli è chiamato a dar conto delle proprie forze e prospettive. Subito. Domenica. Contro la Samp. E contro la Samp l’idea di Reja è quella di confermare in blocco il Napoli che ha strapazzato l’Udinese.

Idea logica. Ovvia. Scontata. Però congelata, legata com’è alle condizioni in cui torneranno i nazionali: lo slovacco, che sarà a Napoli già oggi, e Gargano che invece tornerà solo domani e dopo un viaggio (da Johannesburg) lungo e faticoso. Cosicché, oggi sui prati di Castelvolturno prova generale senza due protagonisti e occhi puntati soprattutto sull’attacco. Sul nuovo attacco sudamericano che gasatissimo promette trenta gol. Quindici Lavezzi e altrettanti Zalayeta.

Un doppio exploit, se è vero come è vero che da tre stagioni Lavezzi non va in doppia cifra e che quindici gol, giusto quindici, sono i gol che Zalayeta ha messo assieme negli ultimi sei anni. Dunque, stessa formazione per un risultato se non proprio uguale, comunque da tre punti e pure stesso capitano. Ebbene sì, quella fascia andata su e giù per tante braccia sembra aver trovato finalmente quella giusta. Quella di Gianluca Grava. Una scelta dettata dall’anzianità.

Nel Napoli di De Laurentiis, infatti, Grava è l’azzurro di più lungo corso. «Non so se sarà così. Tra di noi l’argomento non è stato affrontato ancora», prova a far credere il capitano di oggi e di domani. Uno dei pochi giocatori al mondo, chissà se ne esiste un altro, che in una volta sola ha esordito nella prima serie con la fascia al braccio e vincendo fuori casa per cinque gol a zero. Se non è un primato questo!
Inviato da Salvatore Fasano - Rassegna stampa (Il Mattino)
[Modificato da CARMINE84 14/09/2007 01:29]