00 11/09/2007 12:27
Lavezzi: «Che brividi al San Paolo: io sul campo dove giocò Diego»


Un sudamericano atipico. Ezequiel Lavezzi, il Pocho, s’è presentato in redazione con mezz’ora di anticipo, scortato da Sosa, il Pampa, e dall’addetto stampa del Napoli, Guido Baldari. Peraltro, si era visto in campo che l’argentino non arriva in ritardo: tre gol al Pisa in coppa Italia e uno all’Udinese in campionato, con prestazioni che hanno conquistato subito i tifosi azzurri. Lui, il timido ventiduenne di Rosario, il ragazzo che interruppe per qualche mese l’avventura di calciatore per fare l’elettricista, parla di solito poco.

Al telefono con i lettori del Mattino è stato loquace e divertente. «Volete che resti a Napoli per sempre? Va bene, ma almeno posso tornare a trovare la famiglia in Argentina?». Ha abbassato lo sguardo e ha cominciato a maneggiare nervosamente il filo del telefono quando è arrivata la domanda su Maradona: dicci, ti senti forte quanto lui? «Io come Diego? Lui è stato tutto.

Il giorno più bello per me è la domenica: provo un’emozione fortissima quando gioco al San Paolo perché penso che su quel campo ha giocato lui». Si sente piccolo, ma Napoli aspetta che divenga grande e possa riportare in alto la squadra. Sosa è l’amico fidato e il consigliere del giovane campione. Ma il suggerimento più importante per Lavezzi è arrivato da un tifoso, Enzo: «Resta umile, solo così potrai vincere». E lui: «Hai ragione, sono le parole giuste». ilmattino.