00 06/09/2007 01:07
I NAPOLETANI DELLA NAZIONALE PARLANO DEL NAPOLI, Sarà la sopresa di questa serie A
I quattro moschettieri napoletani costituiscono un'attrazione particolare: per simpatìa personale, capacità di sdrammatizzare, vivacità d'espressione. I quattro moschettieri sono Fabio Cannavaro, capitano azzurro di lungo corso (a Milano, sabato contro la Francia, collezionerà la maglia azzurra numero 107), Fabio Quagliarella, Totò Di Natale e Pasqualino Foggia, l'ultimo arrivato. Il primo è a Madrid e contro il Napoli difficilmente giocherà ancora. Il secondo ed il terzo l'hanno affrontato domenica scorsa e con la loro Udinese hanno beccato cinque gol. Il quarto ha incrociato l'amore (calcistico) di sempre due domeniche fa e gli ha fatto pure gol, su rigore, «il penalty più triste della mia vita». Simpatìa, si diceva, e come giudicare altrimenti il racconto di Foggia dei due rigori, stavolta di felicità, contro la Juve? Sentite, passa Buffon e lui fa: «Mica l'ho guardato in faccia il portierone, già vedevo la porta piccola piccola ed avevo il batticuore, figuratevi se l'avessi guardato in faccia quello là, sul secondo rigore confesso ho chiuso gli occhi e calciato». Buffon se la ride di gusto. Ultimi avversari del Napoli, Di Natale e Quagliarella. Incavolati perché comunque hanno avuto una batosta difficilmente digeribile? Neanche per idea. Premessa di Di Natale detto Totò: «Mi fa piacere per il Napoli che ha disputato davvero una grande partita». Analisi: «Troppo flosci noi, ma la squadra di Reja ha davvero giocato alla grande». Che cosa è piaciuto in particolare della prestazione degli azzurri? «La sicurezza con la quale hanno manovrato a centrocampo, settore nel quale ci hanno impartito una vera e propria lezione e come hanno sfruttato le fasce, lì sono stati davvero devastanti e ci hanno fregati». Basta così? «No, naturalmente mi hanno impressionato anche quelli lì davanti, Zalayeta con la sua freddezza nel concludere e nel fornire assist e Lavezzi per l'estro e la velocità». Gli elogi per Lavezzi e Zalayeta vengono anche da Quagliarella: «L'argentino è davvero fortissimo e Zalayeta si vede che ha grande esperienza». Per il resto? «Un centrocampo super ma tutta la squadra era messa bene in campo». Poi fa: «Certo che 'o paesano mio m'ha tolto la gioia del gol, mannaggia». Imprecazione a scoppio ritardato contro Iezzo naturalmente. «Ma va bene così». Cannavaro, impegnato col Real, non ha potuto vedere che spezzoni del match del Napoli ad Udine, ma un'idea chiara se l'è fatta lo stesso: «Mi sembra che sia stata messa su una squadra quadrata, difficile da affrontare». Zalayeta lo conosci bene: «Certo e sono sicuro che farà grandi cose, lui è forte tecnicamente ed ora ha la possibilità di giocare con maggiore frequenza, era questo che gli mancava». Poi lancia un messaggio: «La grande vittoria di Udine non deve esaltare più di tanto, così come non doveva deprimere oltremodo il passo falso contro il Cagliari, ora sento già parlare di zona Uefa, calma e piedi per terra». Un complimento fraterno: «Difesa fortissima e Paolo sta giocando davvero bene». Due Cannavaro nel Napoli del futuro? «Perché no». E se la ride.
Fonte: Il Mattino