00 06/09/2007 00:58
DONADONI: "IL NAPOLI PRONTO PER LA NAZIONALE", Blasi, Cannavaro e Domizzi i possibili futuri azzurri
Porte aperte a tutti. Donadoni è un po’ come san Gennaro, nel senso che non dice mai di no. Un cantiere aperto: un po’ per le defezioni illustri, un po’ perché al ct piace premiare chi merita, chi si mette in mostra per impegno e dedizione, al di là della struttura fisica e dell'esperienza, quella internazionale che non tutti i calciatori possono avere. «Il fatto che abbia convocato Foggia è la dimostrazione che sto attento a tutti, il ragazzo sta facendo bene ed è qui con noi». E ancora: «Di esterni di un certo tipo non ce n’erano molti in circolazione, conoscerà l’ambiente, è stato così anche per Quagliarella prima di giocare titolare». Un messaggio chiaro che va dritto al cuore degli aspiranti ad una maglia azzurra. A Parigi (il 6 settembre scorso) Donadoni non ebbe alcuna remora a gettare nella mischia, contro la Francia, Semioli e Marchionni. Andò male, perdemmo 3-1, pazienza. Speranze per tutti, qualsiasi maglia indossino. «Dite che c'è un blocco Milan? Ma domani ce ne sarà un altro e più avanti un altro ancora, non è questo l’importante». Frenetica l’attività di osservatore del ct, presente a quasi tutti gli appuntamenti estivi, a cominciare dal trofeo Moretti al San Paolo e non soltanto per vedere i calciatori di Juve ed Inter. «Anche il Napoli ha giocatori interessanti». Quali? Mai i nomi prima di una eventuale convocazione. Ma è facile dedurre che Blasi sia uno dei candidati a vestire la maglia azzurra in caso di necessità, e non solo, a centrocampo. Così come ci sono due «indiziati» eccellenti, Domizzi e Paolo Cannavaro che, tra l'altro, appartengono alla genìa dei difensori doc, una razza che pare sia in estinzione, col vizietto del gol che non guasta mai. «C'è spazio per tutti e mi fa piacere constatare che ci sono tanti calciatori che ambiscono alla prima maglia azzurra e uomini d'esperienza che rispondono con entusiasmo immutato al ritorno dopo anni di assenza». E qui arriva la scudisciata per Totti e Nesta: «Si è parlato tanto di giocatori disamorati, ma ci sono anche altri, come Panucci, che sono un ottimo esempio per tutti». La partita di sabato contro la Francia può definirsi il crocevia per la qualificazione agli Europei del prossimo anno. Ma per Donadoni è soltanto una «partita importante tra due squadre che hanno giocato la finale del campionato del mondo a Berlino e che ora occupano i primi due posti nel girone di qualifiazione alla fase finale della rassegna continentale». Nessun gioco, nessun timore, nessuna sensazione di sentirsi sotto esame: «Svolgo il mio lavoro, faccio le mie scelte in assoluta serenità, se poi fare il ct vuol dire essere sotto esame, va bene così». E ribadisce un concetto: «Sarà importante far bene sabato a Milano contro la Francia, ma poi si dovrà continuare l'opera a Kiev contro l'Ucraina».
Fonte: Il Mattino