00 20/10/2007 00:31
LIPPI: COSI' IL NAPOLI PUO' FERMARE LA ROMA, Velocità e determinazione le armi degli azzurri.
Nostalgia della panchina. Voglia di pallone e adrenalina. Non lo nasconde più Marcello Lippi che di qui a poco potrebbe annunciare il gran ritorno. Intanto guarda e studia. Annota e tiene a mente. E domani seguirà con interesse il Napoli all’Olimpico contro i giallorossi. Roma e Napoli. Squadre assai diverse. Viste dal ct campione del mondo come sono? «La Roma è formazione di alto livello. Risultato di una programmazione cominciata tre stagioni fa e di una evoluzione tecnica e tattica molto interessante. Davvero un buon lavoro». La squadra più forte dopo l’Inter? «Assieme all’Inter, direi, ora che ha dato più forza e qualità alla rosa. Quello che negli anni scorsi era un limite, un difetto adesso non c’è più». E il Napoli? «Mi piace. Mi piace la politica che fa. Mi piace quel suo saper pescare bene tra i giovani in Italia e fuori. Ma non mi dispiace neppure quello che fa in campo. Il Napoli, infatti, gioca palla a terra, in verticale e in velocità». Quando pensa ai giovani a chi pensa? «A due in particolare: Hamsik e Lavezzi. Sono davvero bravi. E la loro carriera sta cominciando solo ora». E Zalayeta che lei conosce bene? Un buon avvio, poi... «Poi che cosa? Gli vogliamo chiedere forse di fare gol ogni volta che va in campo? Lui per il Napoli è importante. Gioca per la squadra. Se non segna manda gli altri a punto. Abbiamo già dimenticato quel fantastico triangolo che portò Hamsik a fare un gran bel gol?» Roma-Napoli, dunque. Che partita verrà fuori? «Se la Roma è con l’Inter il miglior prodotto del nostro campionato, vuol dire che rispetto al Napoli ha qualcosa in più». Quindi tutto scontato: gioco e risultato. «Macché. Quando c’è un pallone di mezzo di scontato non c’è proprio niente. Il Napoli certe differenze può colmarle con la velocità, la determinazione, la forza del suo collettivo». Parole dettate da un vecchio sentimento azzurro? «Nient’affatto. Il sentimento c’è, ma dico quel che penso: questo Napoli può creare problemi a qualsivoglia squadra. Roma compresa». E guardando invece più in là della Roma, qual è la dote che il Napoli deve maturare? «La pazienza. Questa è una squadra in crescita. Pensata e costruita per crescere e migliorare nel tempo. Che cosa voglio dire? Semplicemente che non bisognerà drammatizzare davanti a qualche passo falso. Chi avrà la pazienza d’aspettare non resterà deluso». Delusi, invece, tanti e tanti tifosi romanisti e napoletani. Domani, infatti, Olimpico aperto solo agli abbonati. Ma è giusto oppure no? «Le problematiche che portano a certe decisioni sono così complesse che credo sia meglio far decidere in pace chi ha il compito di farlo. Cert’è, dopo la tragedia di Catania il calcio non poteva stare più a guardare».

Il Mattino